LAVORO VS VITA
Chi ha vissuto uno scollo tra se stesso e il proprio lavoro, chi si è ‘osservato dall’alto’ mentre recitava la propria parte nel proprio ruolo lavorativo, sa di che parlo. Un senso di esiliazione, di forzatura, di allontanamento da sé.
Un lavoro non amato, eseguito solo per soldi o per dovere, rende infelici.
E quando finalmente ci si può ritrovare, facendo le cose che amiamo, la pace è amareggiata da false credenze: “questo non è il mio lavoro, questo è solo ciò che mi piace fare e che non porta frutto, non mi può dare sostentamento, non può costituire la mia attività primaria. Di questo non posso vivere“.