Nelle Costellazioni del lavoro, i partecipanti ‘mettono in scena’ a turno la propria difficoltà (trovare lavoro, scegliere quello giusto per sè, gestire relazioni difficili con capo e/o colleghi, etc), dopo aver inquadrato al meglio il tema con il supporto del conduttore.
Successivamente, tra i partecipanti, il costellante sceglie qualcuno che rappresenti sè (dandosi così la possibilità di osservarsi dall’esterno) e altri (cosiddetti rappresentanti) che rappresentino persone o situazioni che abbiano a che fare con la dinamica che si vuole andare a vedere.
I rappresentanti assecondando il loro sentire, attraverso le spinte indotte dal campo morfogenetico che si crea in ogni costellazione, si muoveranno fino a mostrare un quadro della situazione talvolta chiaro ed evidente dopo pochi minuti.
Può capitare che la costellazione si risolva da sè, dando indicazioni dirette e profonde sul da farsi.
Ma il più delle volte è necessario individuare l’origine di alcuni blocchi o indecisioni, il perché si perpetuano determinati meccanismi, e quale soluzione sia preferibile adottare.
Tutto questo grazie ai feedback che i rappresentanti potranno dare, con il loro movimento corporeo e con la verbalizzazione di ciò che sentono, sia interiormente sia nei confronti degli altri rappresentanti.
Il costellante, a quel punto, avrà a disposizione una prospettiva diversa e una serie di nuove informazioni, da poter
utilizzare efficacemente a partire dalla conclusione dell’incontro e che, altresì, lavoreranno nel tempo, portando a sviluppi altrimenti difficilmente raggiungibili.